SUPER PIETRO

CHI E’ PIETRO

Pietro è un ragazzino di 12 anni, nato prematuramente a Firenze il 25 ottobre del 2008. Pietro non cammina da solo, non usa bene le mani, la sua voce è viziata dalla patologia (Paralisi Celebrale Infantile) che non rende fluide le parole.

Pietro tutti i giorni, ma proprio tutti i gironi, deve sopportare esercizi fisioterapici per almeno tre ore.

Pietro spesso si sente prigioniero di un corpo che non si muove al pari dei suoi pensieri e delle sue emozioni. Ha dovuto imparare ad essere paziente, ad attendere che gli altri siano disposti ad aiutarlo a spostarsi anche solo per andare in bagno. Ha dovuto imparare a chiedere, ad accettare di essere aiutato, ha imparato a sopportare di essere dipendente dagli altri. Ma non sempre è facile e ci sono giorni in cui la frustrazione e l’avvilimento sono sentimenti fortissimi e molto dolorosi.

Però, Pietro è Pietro, e riesce sempre a reagire perché è veramente convinto di un concetto semplice e potentissimo, che ripete molto spesso: << la vita è bella, godiamocela perché ne vale la pena! >>.

Pietro frequenta la scuola secondaria di primo grado G. Marconi di San Giovanni Valdarno ed ha una straordinaria fantasia con cui regala emozioni autentiche.

Pietro è l’autore di due librini: Ludovico il vampiretto che non sapeva volare (Aska Edizioni) e Ludovico il vampiretto le nuove avventure (Funtasy Edizioni).

Queste due storie, che altro non sono che la raccolta di avventure vissute da un personaggio immaginario (Ludovico il vampiro) in un certo senso sono la trasposizione della vita reale dello scrittore. Contemporaneamente le due fiabe celebrano il genere che lui adora attraverso un personaggio-eroe che vive in un mondo completamente fantastico.

In queste pagine possiamo cogliere la bellezza della semplicità e tutta l’energia di Pietro, della sua voglia di scrivere, leggere, osservare ed avere il proprio spazio nel mondo. Ma se leggiamo meglio, tra queste righe fatte di semplici parole, possiamo cogliere tre messaggi importanti:

il primo è l’importanza di saper vedere al di là del visibile: la tendenza sempre più accentuata da parte di noi tutti ad etichettare in modo semplicistico ed affrettato impedisce di vedere ciò che conta veramente. “L’essenziale è invisibile agli occhi” del Piccolo Principe è un concetto presente anche nella fiaba di Pietro dove lui cerca di comunicare agli altri ciò che pensa << le persone credono che noi disabili siamo stupidi, ma se non sappiamo camminare non è detto che non sappiamo pensare e parlare >>.

Il secondo è la forza dell’umorismo: la miglior arma per reagire alle difficoltà ed agli insuccessi è quella sana e molto intelligente capacità di auto-critica che, rafforzando la personalità e mitigando gli animi, arricchisce la qualità della vita. Dovremmo tutti farne tesoro!

Infine, il terzo elemento è conseguenza dei primi due: le favole del vampiretto trasmettono ciò che Pietro insegna ogni giorno a chi gli sta accanto e cioè che impegnarsi con caparbietà per superare ostacoli oggettivi non è garanzia di felicità. La determinazione e la forza di volontà sono fondamentali ma lo è altrettanto la capacità di riconoscere quanta bellezza e potenza possono celarsi in ciò che solo apparentemente è imperfetto.

Pietro, anche grazie all’amore delle sue tre sorelle, ha nel suo sorriso la determinazione, la forza, la capacità di vedere oltre e, soprattutto, la grazia dell’umorismo e tutto questo fa di lui una persona meravigliosa