Educare all'invisibile
Mi chiamo Anna Melis, sono nata a Firenze il 13 luglio 1962. A 23 anni ho preso i voti religiosi nell'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) fondate da don Bosco per i giovani.
Mi sono laureata in Materie Letterarie all'università
cattolica di Milano e ho insegnato per circa 29 anni in scuole medie e
superiori della Liguria e del Piemonte.
Da quando zia Caterina ha iniziato la sua missione, l'ho seguita sempre in TV e sui social provando profonda ammirazione. Avrei voluto contattarla, ma non sapevo come.
Finalmente, un
giorno, per caso, leggendo tra i suoi commenti, ho trovato il suo numero di
cellulare e mi sono presentata.
Direi che è nata subito un'amicizia a distanza che non ha niente da invidiare a una relazione di presenza. Direi che abbiamo diversi elementi in comune, come l'originalità, la semplicità e l'amore per gli altri.
Quando tornerà dalla Thainlandia, vorremo realizzare insieme alcuni progetti, come un campo scuola e un incontro a Torino Serming) per raccontare il mio libro.
In comune tra me e zia Caterina è che entrambe ci occupiamo di
giovani:
lei di quelli malati di cancro,
io dei ragazzi spesso sani fisicamente
ma malati di individualismo, di egoismo, di inquietudine, di " male di
vivere",
come diceva Eugenio Montale.
" Oltre la scorza" educare all'invisibile.
In questo breve volume intendo riportare l'attenzione degli educatori sul recupero dell'interiorità.
Spesso noi educhiamo il carattere, le abitudini, le relazioni, ma non educhiamo abbastanza a quelle"realtà invisibili" che rappresentano la parte sommersa dell'icemberg.
Queste realtà perforano l'apparenza e, secondo me, sono le autentiche radici che generano l'educazione. poi, passo in rassegna queste realtà che individuo nelle seguenti: il silenzio,il pensiero, la coscienza, la sincerità, la gratitudine, la speranza, la pazienza, la sobrietà, la tenerezza, la meraviglia, la fiducia, la fedeltà, l'empatia, la libertà e la relazione con il divino.
Passo, quindi, ha
descrivere come, secondo me, è possibile educare a queste "realtà
invisibili".
Concludo con alcune argomentazioni relative all'educazione.
E....infine...non poteva mancare una mia poesia sugli educatori.
Zia Caterina incarna molte di queste realtà che ho approfondito, quindi pensavamo di collegare le nostre storie e...perchè no?..di farne nascere una nuova!